Fattura, ricevuta fiscale e scontrino: quali sono le differenze?
Tre documenti diversi con caratteristiche differenti che hanno uno scopo comune: indicare la transazione commerciale che avviene tra due soggetti.
Ne sentiamo parlare tutti i giorni, ma spesso la differenza ci sfugge o non sappiamo se sono sempre obbligatori. Per amministrare un’attività commerciale occorre avere ben chiara la differenza tra fattura, ricevuta fiscale e scontrino. Dall’introduzione del telematico per l’invio dei corrispettivi e le novità introdotte in questo ambito hanno reso le differenze tra questi documenti sempre più marcate. Ecco, quindi, le loro caratteristiche e le principali indicazioni rispetto all’emissione e ai dati che devono contenere.
La fattura
La fattura è un documento commerciale emesso verso soggetti titolari di partita IVA e soggetti privati senza partita IVA, inserendo sulla fattura il codice fiscale per certificare le somme percepite per una prestazione di servizio o cessione di beni.
Tra gli elementi più importanti che compongono la fattura ci sono:
- l’imponibile;
- l’aliquota IVA;
- la distinzione tra totale al netto dell’IVA e totale lordo (ossia + IVA).
Da gennaio 2019, professionisti e aziende per ogni operazione B2B (da Business a Business) e B2C (da Business a Consumatore) hanno dovuto adeguarsi a quanto già previsto per altre categorie di lavoratori, provvedendo all’emissione della fattura elettronica, ossia una fattura in formato digitale che segue standard ben precisi. Questo documento viene trasmesso in modalità telematica al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate e recapitato tramite lo stesso al soggetto ricevente. La fatturazione elettronica prevede la creazione di un documento in formato XML (eXtensible Markup Language), che sia inalterabile e integro nel tempo.
Ad oggi, alcune tipologie di vendita e specifici soggetti sono esonerati dall’emissione della fattura elettronica:
- gli operatori che rientrano nel “regime di vantaggio”;
- i soggetti che rientrano nel “regime forfetario” ma con alcune caratteristiche;
- i soggetti che erogano prestazioni sanitarie e che inviano i dati delle prestazioni attraverso il Sistema Tessera Sanitaria (STS);
- i “piccoli produttori agricoli” che erano esonerati anche in precedenza dall’emissione di fatture.
Scontrini e ricevute fiscali
Lo scontrino è un documento che viene emesso verso un soggetto privato al termine di una prestazione, quando si consegna la merce o si incassa il corrispettivo. Lo scontino è un elemento anonimo, nel senso che non riporta i dati della persona che acquista un bene o un servizio, ma solamente l’importo incassato dell’esercente.
Anche lo scontrino è diventato telematico. Dal 1° gennaio 2020, ecco cosa è cambiato:
- Per i consumatori: quello che ricevono al momento dell’acquisto di un prodotto o un servizio è un documento commerciale ma che non ha più valore fiscale. Si caratterizza come un semplice promemoria cartaceo della spesa fatta. Sono molto importati ai fini della garanzia, per questo sarebbe opportuno conservarli per 2 anni. Un ulteriore documento che rientra nella tipologia di scontrini è lo scontrino parlante, quest’ultimo contiene i dati relativi all’operazione come natura, qualità e quantità, nonché i riferimenti al codice fiscale dell’acquirente.
- Per i commercianti: contando solamente ciò che viene inviato e registrato telematicamente, non sarà più necessario tenere il registro dei corrispettivi poiché si sono dotati di registratori di cassa come EasyCassa capaci di compiere operazioni telematiche sfruttando il sistema di interscambio.
Come per lo scontrino, anche la ricevuta fiscale è stata sottoposta a modifica ed è rientrata nell’obbligo di trasmissione dei corrispettivi in modalità telematica. La ricevuta fiscale è stata, quindi, sostituita da:
- fattura elettronica, entro 12 giorni dall’operazione;
- inserimento dell’operazione sul servizio online dell’Agenzia delle Entrate, tramite il portale “Fatture e Corrispettivi”, da cui è possibile generare il documento commerciale;
- emissione del documento commerciale e successiva trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri entro 12 giorni.
Quindi, fattura, ricevuta fiscale e scontrino sono diventati telematici. Per adempiere alla trasmissione elettronica dei documenti è possibile utilizzare il servizio dell’Agenzia delle Entrate oppure si può scegliere di dotarsi di registratori di cassa telematici come quelli di EasyCassa che rappresentano la soluzione ideale per la gestione di tutti i pagamenti in modo efficiente e innovativo. Per l’acquisto di questi dispositivi sono previsti anche per il 2023 dei bonus fiscali per agevolare i commercianti nell’adeguamento alle misure di Legge e che faciliti la diffusione della nuova lotteria degli scontrini istantanea.
Pubblicato da
Redazione EasyCassa
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