Cos’è l’Analisi ABC e come usarla per gestire le scorte in magazzino
L’analisi ABC è applicabile in qualsiasi ambito, pertanto è ideale per qualsiasi tipologia di azienda, piccola o grande che sia ed è molto utile per gestire il magazzino, monitorare le scorte e programmare i rifornimenti.
L’analisi ABC è un tipo di analisi statistica che viene applicata in vari ambiti della gestione aziendale per migliorare l’organizzazione, la pianificazione delle attività e aumentare la produttività.
L’analisi ABC è applicabile in qualsiasi ambito, pertanto è ideale per qualsiasi tipologia di azienda, piccola o grande che sia ed è molto utile per gestire il magazzino, monitorare le scorte e programmare i rifornimenti.
L’analisi ABC e il principio di Pareto
L’analisi ABC si fonda sul principio di Pareto, dal nome dell’economista italiano Vilfredo Pareto.
Il principio o Teorema di Pareto afferma che la maggior parte degli effetti riscontrabili in un’attività è dovuto a un numero ristretto di cause.
In particolare, secondo l’analisi di Pareto, circa l’80% degli effetti è riconducibile al 20% di cause.
Proprio per questo motivo, l’analisi ABC è nota anche come regola dell’80/20.
Questa regola, applicata alla gestione aziendale, può essere tradotta affermando che l’80% degli utili è prodotto da circa il 20% dei clienti. Oppure, se pensiamo alla gestione del magazzino, che solo il 20% degli articoli è responsabile dell’80% dei rifornimenti, mentre il restante 80% dei prodotti produce soltanto il 20% della movimentazione delle merci.
La regola 80/20 è solo un valore di riferimento; trattandosi, infatti, di una legge di natura statistica la proporzione è da intendersi come approssimativa.
Tuttavia, resta valido il concetto di base dell’analisi ABC e del principio di Pareto, ossia che la massima efficienza (l’ipotetico 80%) viene raggiunto con un numero limitato di risorse (il 20%).
L’analisi ABC: come funziona e quali sono i campi d’applicazione?
L’analisi ABC presuppone una suddivisione degli oggetti in esame (es: prodotti) in tre categorie, allo scopo di valutare il loro impatto sugli utili di un’attività. Perciò, l’analisi ABC risulta utile per definire quali siano gli elementi più rilevanti e performanti e quali, invece, quelli più critici.
Identificare e classificare le diverse voci di un insieme attraverso l’analisi ABC è fondamentale per fissare le priorità aziendali e mettere in rilievo quelle più fruttuose. Ad esempio, può rivelarsi utile per indicare a un’attività i clienti sui quali investire maggiori energie o le azioni commerciali da intraprendere per garantirsi una crescita economica sul medio-lungo periodo.
Campi di applicazione dell’analisi ABC
L’analisi ABC come strumento di analisi può essere applicata in diverse sfere della gestione aziendale.
In particolare, l’analisi ABC è utile negli acquisti, per individuare la corrispondenza tra ordini, fornitori e valore; nell’ambito commerciale, per verificare il rendimento di un articolo rispetto al fatturato prodotto; nella gestione dei clienti, per individuare quali clienti producono la maggior parte del fatturato.
Ma è soprattutto nel controllo del flusso e nell’ottimizzazione dei materiali in magazzino che l’analisi ABC trova terreno fertile, grazie alla possibilità di analizzare la correlazione tra singoli prodotti e valore delle scorte.
L’analisi ABC applicata alla gestione del magazzino
La gestione del magazzino e delle scorte è un’attività delicata che determina il successo o l’insuccesso di un’attività commerciale: per analizzare al meglio le performance del magazzino e ottimizzare gli investimenti e la redditività di qualsiasi attività, è utile partire proprio dall’analisi ABC.
L’analisi ABC applicata alla gestione del magazzino suddivide gli articoli in 3 classi di prodotto (A, B e C). L’analisi ABC utilizza tre metodi principali per suddividere i prodotti in classi.
Analisi ABC: classificazione basata sul valore delle scorte
La classificazione più diffusa nell’analisi ABC per l’organizzazione del magazzino è quella che si basa sulla domanda e sul valore delle merci.
La quantità di richieste di un determinato prodotto o il suo valore economico non sono gli unici dati da considerare affinché l’analisi ABC risulti il più possibile aderente alla realtà. Bisogna analizzare i margini di guadagno legati a ogni articolo, l’impatto di eventuali out-of-stock sui costi aziendali e analizzare e classificare i prodotti in base soprattutto al fatturato che apportano all’attività.
Analisi ABC: suddivisione degli articoli in 3 classi
Gli articoli a magazzino vengono quindi classificati secondo il modello ABC che segue generalmente questo schema.
Articoli classe A ad alta rotazione
Gli articoli del gruppo A sono quelli che producono il più alto valore di consumo annuo. Solitamente rappresentano solo una piccola percentuale del totale, il 20% dell’inventario in termini di quantità, ma registrano le performance migliori, perché generano l’80% del fatturato.
La loro rotazione è alta perché vengono venduti velocemente, senza creare giacenze in magazzino e sono importantissimi a livello strategico, per cui vanno costantemente controllati e spesso è necessario prevedere dei riassortimenti automatici, al fine di evitare un’eventuale rottura di stock, che potrebbe arrecare notevoli danni a livelli di fatturato.
Gli articoli di classe A, proprio per via della loro alta rotazione, andrebbero collocati sempre nelle zone del magazzino più accessibili agli operatori.
Articoli di classe B
Gli articoli di classe B presentano una rotazione più bassa, quindi vengono venduti meno velocemente rispetto alla classe A e rappresentano solitamente il 30% dell’inventario in termini di quantità, mentre il loro valore di consumo annuo si attesta, mediamente, fra il 15 e il 25%.
Sebbene la loro rotazione sia leggermente più lenta degli articoli di classe A, vanno seguiti da vicino, poiché possono variare facilmente di classe, entrando tra i prodotti di classe A o terminando nella classe C.
Per l’approvvigionamento di questa tipologia di articoli si può seguire la regola dello stock minimo, ovvero avere una quantità di scorte minime costantemente presenti in magazzino.
Nel magazzino questi prodotti dovrebbero essere collocati nelle zone intermedie, leggermente meno accessibili rispetto ai prodotti ad alta rotazione.
Articoli a bassa rotazione di classe C
I prodotti di classe C sono i più numerosi in termini di quantità e superano il 50% delle referenze presenti nel magazzino, ma sono i meno richiesti dai clienti (bassa rotazione).
Gli articoli di classe C sono quelli con il più basso valore di consumo annuo, rappresentando circa il 5% delle entrate.
Per questo motivo, il controllo su questi prodotti può essere più contenuto e il loro riordino può essere effettuato più raramente, soltanto quando viene effettuato un acquisto.
È comunque importante vigilare lo stock di articoli di classe C affinché non si converta in merce invenduta, generando costi inutili all’azienda.
All’interno del magazzino, queste merci dovrebbero occupare le zone più alte e meno accessibili.
Analisi ABC: i limiti e le soluzioni
L’analisi ABC è sicuramente un punto di partenza per la gestione del magazzino e dell’inventario.
Tuttavia, presenta alcuni limiti: ad esempio, non tiene conto della stagionalità dei prodotti, non si può applicare per il lancio di un prodotto e non tiene in considerazione i possibili cambiamenti nel comportamento d’acquisto.
Inoltre, l’analisi ABC determina la classe di un prodotto sulla base del fatturato generato sull’anno, ma esistono altre metriche che possono influenzare la gestione magazzino, come il margine lordo di un’attività (cioè l’utile in percentuale di un’azienda prima che vengano dedotte le imposte), la frequenza di vendita di un prodotto o i valori di giacenza media del magazzino (ovvero il tempo di permanenza in magazzino di un determinato prodotto).
L’analisi ABC incrociata
Per rendere, quindi, l’analisi ABC più esaustiva e completa, una soluzione è integrare al modello un’ulteriore analisi ABC incrociata, elaborata sulle scorte a magazzino.
In questo caso, gli articoli si classificano in tre gruppi distinti, in base al peso che hanno sul valore delle scorte e non più sulla base del fatturato.
In questo modo, con un’analisi ABC incrociata fatturato-scorte ogni attività può avere una visione più complessa e dettagliata sulla gestione del magazzino e porre le basi per un’effettiva ottimizzazione del flusso di materiali, evitando così il rischio di stock out e verificando l’andamento e il ciclo di vita degli articoli nel tempo.
L’uso di un software per la gestione ottimizzata del magazzino
L’analisi ABC è un valido strumento per individuare i prodotti che registrano le performance migliori e peggiori e per ottimizzare le vendite e la redditività di un negozio.
Effettuare l’analisi ABC e gestire al meglio il magazzino attraverso funzionalità di gestione dell’inventario avanzate è ancora più semplice con un software in grado di digitalizzare la gestione del magazzino.
Grazie a un software di questo tipo, come ad esempio EasyCassa, è possibile infatti avere il controllo del magazzino ovunque e in qualsiasi momento, grazie al portale gestionale Cloud integrato.
Si possono verificare in tempo reale le disponibilità di scorte in magazzino e gestire comodamente da PC o smartphone fino a 4 listini, di cui 1 sempre attivo che contiene tutti i prodotti configurati su cassa.
Da un unico strumento di lavoro è inoltre possibile gestire le operazioni di carico e scarico, ovvero tutte le movimentazioni di magazzino: inventario, movimenti interni, evasione degli ordini dei clienti, scorte in magazzino.
Avere un registratore di cassa telematico con un portale gestionale in Cloud con gestione del magazzino rende più semplice, rapido ed efficace la gestione ed il controllo del punto vendita.
Infatti, avendo sempre sotto controllo e in pochi click tutte le informazioni aggiornate in tempo reale, è possibile evitare gli sprechi e gli esuberi o verificare immeditatamente eventuali discrepanze tra prodotti ordinati e ricevuti, sia per quantità che per articolo.
Il software agevola la riorganizzazione del magazzino perché realizza un monitoraggio accurato dei movimenti delle merci, consentendo di ottimizzare le priorità in termini di approvvigionamento e di avere delle statistiche di vendita utili per la suddivisione dei propri prodotti in classi ABC.
Uno strumento di lavoro integrato come il registratore di cassa EasyCassa aiuta nella gestione, favorisce la comprensione e l’analisi della propria attività, rendendo più consapevole la pianificazione corretta dei riordini e, quindi, la crescita stessa dell’attività.
Pubblicato da
Redazione EasyCassa
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