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Cashback 2021: cos’è e cosa devono sapere gli esercenti
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Cashback 2021: cos’è e cosa devono sapere gli esercenti
26 dicembre 2021

Cashback 2021: cos’è e cosa devono sapere gli esercenti

Dopo il periodo di prova natalizio dell’extra cashback di Natale, arriva il nuovo cashback di Stato, quali sono le caratteristiche di questa iniziativa?

 

 

Il cashback di Stato si protrarrà fino al 30 giugno 2022 e presenta regole ben precise e diverse rispetto al periodo precedente. In questo caso, ci sono da considerare infatti i periodi e il numero di transazioni, ma anche il totale dei rimborsi massimi. Ecco allora una semplice guida e un aiuto anche per gli esercenti commerciali.

 

Cashback 2021: come funziona e come cambia rispetto al periodo Natalizio

L’iniziativa fa parte del programma Italia Cashless, così come la Lotteria degli Scontrini. Il progetto è pensato per incentivare gli italiani all’uso dei pagamenti elettronici (sia con carta che con App di pagamento) minimizzando l’uso dei contanti per un sistema più trasparente e sicuro. Il nuovo cashback è diviso in tre fasi della durata di sei mesi, con rimborsi previsti entro 60 giorni dal termine di ogni fase:

 

  • gennaio 2021 – giugno 2021
  • luglio 2021 – dicembre 2021
  • gennaio 2022 – giugno 2022

L’iniziativa è inserita nella Legge di Bilancio 2020 (L.n.160 del 27 dicembre 2019, art.1, commi da 288 a 290) e resa successivamente operativa con il Decreto n.156 del 24 novembre 2020 del Ministro dell’Economica e delle Finanze.

 

Come funziona il cashback 2021? Per ottenere il rimborso del 10% sugli acquisti effettuati in negozio, occorrerà effettuare 50 pagamenti a semestre. Il limite rimborsabile per ogni singola transazione è di 15 euro e, anche per gli acquisti superiori ai 150 euro, la cifra rimborsabile sarà sempre di 15 euro. Il piano cashback 2021 prevede il rimborso solo per le spese effettuate nei negozi fisici e solo su territorio italiano. Rimangono escluse tutte le attività online e gli e-commerce. Sarà possibile ottenere il rimborso per le seguenti attività:

 

  • Vendita di beni alimentari
  • Farmacie e spese mediche
  • Elettrodomestici elettronica di consumo
  • Capi di abbigliamento
  • Ristoranti, bar e locali di vario genere

 

 

Il cashback è valido anche per gli esercenti che vendono servizi, tra cui:

 

  • Parrucchieri ed estetisti
  • Artigiani (idraulici, elettricisti, gommisti, meccanici, ingegneri e così via)
  • Rivenditori di carburanti
  • Sono invece esclusi i rimborsi per:

 

Tutte le attività d’impresa, arte o professione

  • Tutti i pagamenti effettuati fuori dal territorio nazionale quindi anche la Repubblica di san Marino e lo Stato della Città del Vaticano
  • Operazioni effettuate presso gli sportelli ATM (ricariche telefoniche, prelievi, versamenti)
  • Tutti gli addebiti di pagamenti registrati sulle proprie carte di credito o sui conti correnti

Inoltre, sono esclusi i rimborsi per tutti i pagamenti effettuati presso rivenditori che non dispongono di un “Acquirer Convenzionato” per la partecipazione al programma

 

Una considerazione aggiuntiva è da fare in merito al Supercashback: un ulteriore premio di 1.500 euro riservato solo ad una parte di cittadini. I primi 100.000 consumatori che avranno realizzato il numero di transazioni riceveranno la cifra suddetta, gli importi spesi non saranno considerati, quello che darà diritto al premio è esclusivamente il numero di transazioni.

 

Cashback, cosa cambia per gli esercenti?

Il cashback di Stato ha cambiato solo in minima parte le abitudini dei commercianti. Da dicembre, molti esercizi commerciali, ma anche e bar e ristoranti, hanno accolto una maggiore richiesta da parte della clientela di effettuare pagamenti con carta di credito, carte di debito o bancomat anche per importi molto piccoli. Questo nuova iniziativa è stata un’opportunità di guadagno soprattutto per le piccole imprese e per gli artigiani locali.

 

Per il commerciante è importante sapere che non dovrà emettere nessun rimborso né anticipare alcun tipo di pagamento. L’unica condizione necessaria da parte del negoziante è quella di poter accettare i pagamenti elettronici e di essere quindi in possesso di un POS. Non tutti i terminali sono però compatibili con l’iniziativa, quindi, è necessario fare molta attenzione e rispondere in modo esaustivo alle richieste dei clienti.

 

Cashback 2021: pagamenti elettronici e App, come funziona?

Per poter partecipare sono necessarie due condizioni: essere maggiorenni e risiedere in Italia. Dopodiché basterà scaricare l’App IO su dispositivo mobile ed effettuare la registrazione. Per completare l’operazione sarà necessario essere in possesso di:

 

  • Codice fiscale
  • Credenziali SPID o, in alternativa, gli estremi della carta di identità elettronica e relativo PIN
  • Il codice IBAN su cui poi avverrà il rimborso

Una volta inseriti i dati personali nell’app è possibile monitorare le transazioni eseguite, il rimborso previsto e le transazioni valide. Per il conteggio ci vorrà qualche giorno dopo il pagamento effettivo dall’esercente.

 

Oltre alla tradizionale carta di credito sono valide anche le carte di debito o prepagate, come ad esempio la carta prepagata Mooney. Inoltre, anche i metodi di pagamento digitali tramite app consentono – previa associazione all’app IO – di partecipare al Cashback di Stato.

Pubblicato da

 

Redazione EasyCassa

 

Creiamo contenuti e approfondimenti su normative, tematiche fiscali, tecnologie per il Retail e novità dal mondo degli esercenti.

 

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