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Cashback sospeso, ma è in arrivo un bonus fiscale del 100% per gli esercenti!
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Cashback sospeso, ma è in arrivo un bonus fiscale del 100% per gli esercenti!
10 gennaio 2021

Cashback sospeso, ma è in arrivo un bonus fiscale del 100% per gli esercenti!

Stop al Cashback di Stato: la conferma è arrivata il 30 giugno nel provvedimento incluso nel Decreto del Lavoro. Il governo punta comunque a incentivare i pagamenti digitali attraverso una nuova manovra fiscale rivolta agli esercenti.

Il 30 giugno con il Decreto Lavoro e Imprese n.99, il Consiglio dei Ministri ha temporaneamente sospeso il cashback di Stato per il secondo semestre del 2021 e una dilazione nel rimborso dei premi. I risparmi derivanti da questa manovra saranno destinati alla riforma degli ammortizzatori sociali, ed è già stato previsto che il Cashback e Supercashback riprenderanno nel primo semestre del 2022.

 

Con la nuova norma, tuttavia sono stati introdotti due nuovi bonus fiscali per incentivare e promuovere i pagamenti elettronici volti a ridurre il costo del contante, combattere le evasioni e di sostegno al reddito.

 

Sospensione Cashback, Super Cashback e rimborsi.

Degli 8,9 milioni di italiani iscritti al Cashback di Stato e che hanno maturato il diritto al rimborso per il primo semestre 2021– quindi almeno 50 pagamenti digitali nel periodo tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021 – riceveranno comunque le indennità previste accreditate sull’Iban indicato al momento dell’iscrizione, entro i 60 giorni previsti (entro il 29 agosto 2021). Si ricorda anche che i primi 100.000 utilizzatori, i quali abbiano compiuto il maggior numero di operazioni nel semestre trascorso, è previsto anche un Super Cashback di 1.500 euro. Quest’ultima graduatoria verrà chiusa il 10 luglio 2021 ed i relativi pagamenti avverranno entro il 30 novembre 2021.

 

I reclami per mancato o inesatto accredito del rimborso previsto per il periodo dell’iniziativa di Stato andranno presentati entro 120 giorni successivi alla scadenza del termine previsto per l’accredito, mentre per errori di contabilizzazione nell’app IO o altri sistemi convenzionati è possibile fare reclamo a partire dal quindicesimo giorno, entro e non oltre il 29 agosto 2021.

 

Bonus fiscali per gli esercenti.

Un fronte diverso per la lotta all’evasione fiscale attraverso i pagamenti elettronici: ad essere avvantaggiati sono gli esercenti che vedranno bonus fiscali sull’utilizzo del Pos collegato al registratore di cassa con un credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’impiego di questi dispositivi e, allo stesso tempo, un azzeramento delle commissioni sulle transazioni.

 

Per titolari con partita Iva e commercianti, la prima novità introdotta dal Decreto è sulle commissioni da pagare sull’uso di dispositivi di pagamento tracciabili: dal 30% il credito sale al 100%, di fatto prevedendo un abbattimento delle commissioni dovute. Agli esercenti di attività di impresa, arte o professioni che effettuano vendite di servizi e beni spettano entrambi i crediti fiscali.

 

La seconda manovra prevede il credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che permettono di accettare il pagamento elettronico e la connettività ai registratori di cassa telematici. L’agevolazione è valida per gli acquisti compiuti tra il primo luglio 2021 e il 30 giugno 2022. Il credito d’imposta viene calcolato sul costo di acquisto o noleggio e alle spese sostenute per il collegamento tecnico i dispositivi elettronici e per il loro convenzionamento. Il massimale è di 160 euro per soggetto, con differenze sulla base dei ricavi:

 

  • 10% per ricavi e compensi da 1 a 5 milioni di euro;
  • 40% per ricavi e compensi da 200.000 a 1 milione di euro;
  • 70% per ricavi e compensi inferiori ai 200.000 euro.

Per l’acquisto invece di strumenti evoluti che permettono la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica, il limite massimo è di 320 euro per persona ed il bonus è commisurato ai ricavi come segue:

 

  • 40% per ricavi e compensi da 1 a 5 milioni di euro;
  • 70% per ricavi e compensi da 200.000 a 1 milione di euro;
  • 100% per ricavi e compensi inferiori ai 200.000 euro.

Ricordiamo che è possibile usufruire dei crediti d’imposta solo come compensazione e vanno indicati al momento della dichiarazione dei redditi.

Pubblicato da

 

Redazione EasyCassa

 

Creiamo contenuti e approfondimenti su normative, tematiche fiscali, tecnologie per il Retail e novità dal mondo degli esercenti.

 

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