Come avviare al meglio una nuova attività nel settore della ristorazione
Al di là delle pratiche burocratiche, delle necessità di investimento che potrebbero scoraggiare un nuovo investitore, ci sono aspetti a cui prestare attenzione se si vuole iniziare un’attività con il piede giusto.
Nonostante le complicazioni burocratiche e la necessità di un grande investimento iniziale, le nuove attività ristorative in Italia sono in costante crescita. Secondo gli ultimi rapporti FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) però, vanno considerati anche dei numeri negativi che possono fare la differenza nella decisione iniziale riguardo all’apertura di una nuova attività ristorativa.
I report degli ultimi anni ci dicono che, al di là degli effetti della pandemia e delle restrizioni per arginare la diffusione del Covid-19, dopo un anno chiude il 25% dei ristoranti; dopo 3 anni abbassa le serrande quasi un locale su due mentre dopo 5 anni le chiusure interessano il 57% di bar e ristoranti.
Al di là delle pratiche burocratiche, delle necessità di investimento e dei dati appena riportati che potrebbero scoraggiare un nuovo investitore, ci sono aspetti a cui prestare attenzione se si vuole iniziare un’attività con il piede giusto e fare gli investimenti corretti limitando al minimo le potenziali perdite.
Il primo passo: l’idea
Una volta considerati tutti gli step burocratici e la spesa iniziale, (che mediamente si aggira sui 110.000 euro) il primo passo nel processo necessario all’apertura di una nuova attività ristorativa è l’ideazione di un locale.
L’idea di business è un fattore fondamentale da considerare se si vuole avere successo con la propria attività, ma anche per trovare il giusto format in modo da riuscire a mettere passione nel proprio lavoro.
Nel settore ristorativo vanno considerati molti aspetti per riuscire ad ottenere il massimo dal proprio investimento iniziale:
- Modello di business: tramite uno studio approfondito dello scenario ristorativo nazionale ed internazionale, si potrà selezionare il modello di ristorante più adeguato all’idea iniziale; le possibilità vanno dal fast food o fast casual fino al fine dining o ristorante di lusso;
- Scegliere se aprire un nuovo ristorante “da zero” oppure se acquistare un locale già avviato rivoluzionandolo e cambiando totalmente la sua immagine;
- Dimensioni: sulla base delle scelte iniziali si dovrà anche stabilire la grandezza dell’attività, considerando anche che non sussiste più la necessità di costruire un locale esteso per garantire un’elevata copertura grazie alle possibilità offerte dal digitale.
Il secondo passo: lo studio della fattibilità
Una volta definita l’idea di base che sarà quasi certamente piuttosto astratta e poco definita, si dovrà iniziare lo studio della fattibilità del progetto in questione considerando varie criticità.
Per stilare un piano di fattibilità concreto ed affidabile consigliamo di rivolgersi ad un esperto, in grado di tradurre lo studio e l’analisi del settore di mercato nel quale ci si vuole inserire con una nuova attività in dati misurabili e numeri.
Le tre aree fondamentali di analisi in uno studio di fattibilità sono:
- Territorio;
- Concorrenza;
- L’aspetto finanziario.
Andiamo ora ad approfondire questi tre macro-temi.
L’aspetto territoriale in un’analisi di fattibilità comprende varie caratteristiche peculiari proprie del geomarketing, un termine utilizzato per indicare la realtà territoriale in riferimento al segmento di mercato sul quale si compie l’analisi. In questo studio rientrano dati come:
- L’età media del tuo bacino d’utenza o target;
- La posizione e la raggiungibilità della location designata all’apertura della nuova attività;
- I collegamenti urbani ed interurbani con la location designata che possono restringere o allargare il tuo target di riferimento;
- La tipologia a cui appartiene il tuo bacino d’utenza, quindi valutare se si tratta di potenziali consumatori alto-spendenti, perlopiù universitari eccetera;
- La tipologia di zona: in questo caso bisogna valutare se si tratta di una location turistica o di passaggio oppure se parliamo di una zona residenziale.
Successivamente, si pongono le basi per uno studio della concorrenza, applicando l’analisi naturalmente al territorio definito nei passaggi precedenti. Puoi servirti di vari mezzi e di visite fisiche ai ristoranti interessati da questa analisi per comprendere al meglio lo scenario competitivo; l’importante è arrivare a conoscere:
- La tipologia di clientela del locale concorrente;
- L’affluenza e gli orari chiave dei vari giorni della settimana;
- Il numero di coperti a pranzo e a cena;
- Il ricavo medio del ristorante.
Una volta definiti questi dati si avrà una visibilità migliore sullo scenario nel quale ci si inserisce con una nuova attività e, di conseguenza, si dovrà iniziare uno studio riguardo alla fattibilità finanziaria del progetto in partenza.
Questa analisi dovrà rispondere alle seguenti domande:
- Qual è l’investimento finanziario minimo che richiede l’apertura dell’attività che è stata ideata precedentemente?
- Di quali spazi ho bisogno e quali sono le attrezzature necessarie e i rispettivi costi?
- Quali sono i costi di avviamento e promozionali?
- Qual è il numero minimo di personale che mi serve per questo modello di business?
- È un modello che posso replicare?
In sostanza, si dovrà procedere ad una reale proiezione economica sul tuo eventuale fatturato futuro, che puoi basare sull’analisi della concorrenza. C’è quindi da capire in quale fascia di prezzo posizionarsi per fare una proiezione di ricavo medio così come di un budget settimanale dinamico da dedicare al personale.
L’ultimo passo: servizio perfetto e un format replicabile
Una delle necessità maggiori al giorno di oggi per l’apertura di un’attività ristorativa in grado di fornire profitti a lungo è la replicabilità. Costruire un ristorante che abbia un format replicabile significa considerare un target territoriale e concorrenziale più esteso, in modo da avviare un’attività funzionante anche in altri ambienti oltre a quello di partenza.
Naturalmente, prima di esportare il proprio modello di business in altre realtà territoriali è necessario stabilirsi in modo duraturo e valido nella location originale e il modo migliore per farlo, oltre a quanto detto finora, è sicuramente quello di fornire un servizio perfetto ai propri clienti.
Per riuscirci è necessario stabilire una politica aziendale in grado di valorizzare le proprie risorse, tanto umane quanto tecnologiche. EasyCassa, in qualità di strumento All-in-One, è il perfetto alleato per l’avvio di una nuova attività ristorativa. Pensato per dare al ristoratore tutte le funzionalità di cui ha bisogno un ristorante moderno e completamente in linea con quanto desiderato dai clienti, EasyCassa offre una vasta gamma di servizi e funzionalità, specialmente per le attività del food retail: visita la pagina dedicata per scoprirli tutti.
Pubblicato da
Redazione EasyCassa
Creiamo contenuti e approfondimenti su normative, tematiche fiscali, tecnologie per il Retail e novità dal mondo degli esercenti.
Scopri subito come EasyCassa può aiutarti a far crescere la tua attività
Uno strumento semplice, affidabile ma soprattutto con “Tutto Incluso” per darti il pieno controllo del tuo business.