Fattura elettronica alla Pubblica amministrazione: cos’è e come farla?
Il Ministero di Economia e Finanze, ai sensi dell'articolo 21, comma 1, del DPR 633/72, ha stabilito che tutte le Pubbliche Amministrazioni (comprese le scuole, le Università, i Comuni, le Regioni, ecc.) possono accettare esclusivamente fatture in forma elettronica.
Quindi, emettere fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione è un obbligo per le Partite IVA come gli Operatori Economici, le Pubbliche Amministrazioni e gli Intermediari.
Che cos’è una fattura elettronica alla Pubblica Amministrazione?
La fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione è una tipologia di fattura che ha determinate caratteristiche e il contenuto della fattura deve essere in un file XML.
Sulla fattura alla Pubblica Amministrazione va apposta la firma elettronica qualificata di chi emette la fattura, per garantire l'autenticità dell'origine e l’integrità del contenuto.
Infine, la trasmissione è vincolata alla presenza di un codice univoco, identificativo dell’ufficio della Pubblica Amministrazione destinatario della fattura.
Codice univoco per la fattura elettronica
Nella compilazione della fattura elettronica con destinatario Pubblica Amministrazione, dovrai inserire il codice univoco di 6 caratteri, che identifica l’ufficio pubblico di destinazione della fattura.Ricorda che, nel sistema di Fatturazione Elettronica verso “Privati” e verso “Titolari di Partita IVA”, il codice univoco è di 7 caratteri alfanumerici (numeri e lettere), mentre quello delle Pubbliche Amministrazioni è di 6 caratteri alfanumerici (numeri e lettere).
Questo codice è recuperabile cercando l’ufficio pubblico di tuo interesse sul portale IPA, ovvero l'Indice delle Pubbliche Amministrazioni, che contiene tutte le informazioni relative agli enti pubblici.
È importante, quindi, che la Pubblica Amministrazione, per ricevere una fattura elettronica, abbia in precedenza censito (tramite l’Indice delle Pubbliche Amministrazioni, IPA) tutti i propri uffici centrali e periferici che possono avere funzione di destinatari delle fatture elettroniche.
CIG e CUP
Oltre al codice univoco del destinatario, nella fattura elettronica alla Pubblica Amministrazione dovrai inserire anche:
il CIG (Codice Identificativo di Gara): è composto da 10 caratteri alfanumerici e serve a indicare in maniera univoca una gara d’appalto.
Il CUP (Codice Unico di Progetto): è composto da 15 caratteri alfanumerici e identifica un progetto d’investimenti pubblico. Questi dati sono necessari per garantire la tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni.
Split Payment
Quando emetti una fattura alla Pubblica Amministrazione, questa verrà emessa con le regole dello Split Payment o Scissione dei pagamenti.
Secondo questo meccanismo la Pubblica Amministrazione acquirente non corrisponde l’IVA presente in fattura al fornitore, ma la trattiene e la versa direttamente all’Erario.
I soggetti che applicano lo Split Payment sono: tutte le Amministrazioni Pubbliche, gli enti e le società controllate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai Ministeri e dalle Amministrazioni Pubbliche (Centrali o Locali); gli enti, le fondazioni e le società partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, dalle Amministrazioni Pubbliche; le società quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana.
Puoi trovare tutto l’elenco degli enti, le fondazioni e le società che applicano lo Split Payment sul sito del Dipartimento delle Finanze. Ci sono alcuni soggetti che sono esonerati dall’obbligo di Split Payment, ovvero:
- i professionisti con ritenuta alla fonte a titolo d'acconto o di imposta sul reddito,
- i Contribuenti con regime Forfettario e i soggetti a regimi speciali IVA.
Trasmissione e invio della fattura alla Pubblica Amministrazione
La fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione può essere inviata esclusivamente tramite il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, un sistema informatico che riceve i file trasmessi contenenti le fatture, esegue i controlli sui file trasmessi e inoltra i file FatturaPA alle Pubbliche Amministrazioni destinatarie.
Una volta recapitata la fattura alla Pubblica Amministrazione tramite il Sistema d’Interscambio (SdI), la fattura assumerà diversi stati, in base all’avanzamento dell’invio.
Temi di non riuscire a gestire tutti i passaggi nella compilazione e trasmissione delle fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione?
Esistono alcuni software multifunzione che possono supportarti nella gestione, compilazione e trasmissione delle fatture in entrata e in uscita.
Un esempio tra tutti è EasyCassa, un registratore di cassa telematico attraverso il quale puoi emettere fatture elettroniche in modo illimitato (attive e passive) anche verso la Pubblica Amministrazione, gestire le notifiche di risposta e l’interpretazione di eventuali errori o anomalie e conservarle automaticamente.
Sia tramite il punto cassa che dal portale gestionale Cloud puoi monitorare e gestire lo stato di tutte le tue fatture.
Ti bastano pochi e semplici passaggi! Tramite una schermata super intuitiva, potrai scegliere la fattura, caricarla in formato XML, selezionare il cliente PA destinatario della fattura (se già salvato tra i contatti) o creare uno nuovo, inserire tutti i dati necessari identificativi dell’Ente, selezionare il metodo di pagamento e trasmettere la fattura al Sistema d’Interscambio.
Pubblicato da
Redazione EasyCassa
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