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Arriva il flat food, il nuovo modo di mangiare al ristorante con un abbonamento
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Arriva il flat food, il nuovo modo di mangiare al ristorante con un abbonamento
28 novembre 2022

Arriva il flat food, il nuovo modo di mangiare al ristorante con un abbonamento

Una nuova frontiera nel mondo della ristorazione, che permette di consumare i piatti e le bevande preferite pagando una tariffa fissa mensile.

Ebbene sì, la formula di abbonamento mensile fisso, già largamente sdoganato in vari campi, come telefonia, palestre e altre piattaforme di streaming arriva nei ristoranti, prendendo il nome di flat food.

 

Il nome flat food deriva dall’inglese e significa letteralmente “Cibo a forfait”, derivato a sua volta dalla terminologia economica “Flat-rate tariff”, ovvero tariffa forfettaria.

 

Una nuova frontiera nel mondo della ristorazione, che permette di consumare i piatti e le bevande preferite pagando una tariffa fissa mensile.

 

Come funziona il modello “flat food”?

Il modello in abbonamento flat food è molto semplice.

 

Il cliente consuma il proprio pasto nello stesso ristorante almeno una volta al giorno per 30 giorni, ogni volta che lo desidera, e ordina dal menù tutto i suoi piatti preferiti pagando un canone mensile.

 

Alla scadenza del mese, il cliente è libero di scegliere se rinnovare o meno l’abbonamento.

 

Il cliente, quindi, dovrà pagare una volta sola e avrà la possibilità di mangiare “gratis” nel suo ristorante preferito.

 

Non solo. Il modello flat food può essere declinato anche nella formula del take away, dando la possibilità al cliente di ordinare il pranzo e la cena per tutta la famiglia e ritirare i piatti prima di tornare a casa, risparmiando così tempo e abbattendo i costi della spesa o delle utenze.

 

 

Il flat food non è un all you can eat!

Molti hanno erroneamente definito il flat food come una sorta di all you can eat ma in realtà la meccanica è diversa.

 

Mentre con la formula all you can eat c’è un prezzo fisso ogni volta in locali diversi (es. 29,90€) e si ordina tutto ciò che c’è nel menù quante volte si vuole, con il flat food paghi ad un unico ristorante un abbonamento fisso (ad es. 230€), valido per un mese, che può essere tra l’altro personalizzato in base alle esigenze e necessità di ciascuno.

 

Due casi di ristoranti flat food in Italia

Secondo una ricerca del 2018, 13 milioni di italiani consumano dai 4-5 pasti a settimana al ristorante e altri 10 milioni ne consumano tra i 2 e i 3.

 

Il cibo, si sa, è una cosa che piace molto agli italiani e andare al ristorante spesso diventa una necessità, per via dei ritmi di vita sempre più frenetici che portano a passare moltissime ore fuori da casa o più semplicemente per un proprio piacere personale.

 

Partendo proprio da questi dati e abitudini, il flat food ha iniziato a prendere piede anche in Italia, sebbene non sia ancora un modello molto conosciuto.

 

Non sappiamo se il flat food diventerà il futuro della ristorazione, ma quel che oggi è certo è che due ristoranti italiani hanno deciso di adottare questa nuova strategia di marketing.

 

Il primo è un ristorante in provincia di Padova che propone un abbonamento fisso al costo di 149 euro mensili per cenare tutte le sere al ristorante e scegliere ciò che più si preferisce dal menù.

 

L’abbonamento comprende un antipasto, un primo o un secondo, una bevanda analcolica e due alcoliche, dolce e caffè. Inoltre, può essere acquistato solo dai maggiori di 16 anni ed è utilizzabile anche per il servizio di asporto.

 

Leggermente differente, invece, è la formula che lo chef ha scelto di adottare nel suo ristorante a Ravenna.

 

Il suo abbonamento mensile in flat food è pensato per diverse tipologie di cliente, con possibilità di fare colazione, pranzo e cena quante volte si vuole nell’arco del mese, e ordinare anche tramite un’app o take away. 

 

Il menù è vario: a pranzo e a cena punta sulle ricette della tradizione, in particolare la pasta fatta in casa, secondi a base di carne, pesce o vegetariano, mentre per la colazione propone torte e dolci fatti in casa oppure una variante salata, con uova e bacon all’americana.

 

Le bevande, invece, sono disponibili nella formula “free refill”, con la possibilità di riempire il bicchiere tutte le volte che lo si desidera.

 

Le sue formule di abbonamento si adattano, inoltre, alle esigenze di ognuno: si parte da 280 euro per l’abbonamento mensile open (colazione, pranzo, cena); 140 per chi vuole sottoscrivere l’abbonamento solo a pranzo e un pacchetto mensile di 400 euro per le famiglie, con due adulti e due bambini (entro i 14 anni).

 

Tutti gli abbonamenti, come già accennato prima, sono validi anche in modalità di asporto o consegna a domicilio.

 

I vantaggi del flat food

Il flat food può avere molti vantaggi per chi opera nel mondo della ristorazione. Sicuramente rappresenta un’ottima opportunità per fidelizzare il cliente, invogliandolo a tornare spesso nello stesso ristorante, generando passaparola e garantendo una fonte di reddito certa mensile per il ristoratore.

 

Se un ristorante, però, vuole adottare la formula flat food e, in generale, cavalcare l’onda dei nuovi trend del mercato, deve farlo con attenzione, puntando su una gestione cliente-centrica.

 

Questo significa attenzione alla qualità del servizio offerto, a partire dall’accoglienza del cliente e fino alla gestione della sala, delle comande e delle tempistiche/attese.

 

Tutto questo si può riassumere in una frase: regalare al cliente un’esperienza memorabile all’interno del proprio locale.

 

Raggiungere questi obiettivi non è certo facile e per i ristoratori può essere d’aiuto affidarsi a degli strumenti tecnologici, in grado di facilitare e migliorare il modo di fare ristorazione: gestione della sala e delle comande, comunicazione tra sala e cucina, ottimizzazione delle tempistiche, pagamenti veloci e tanto altro.

 

Uno strumento come EasyCassa, ad esempio, è molto utile per chi opera nel settore della ristorazione, perché semplifica la gestione delle comande al tavolo e l’asporto grazie a un’app dedicata e consente di personalizzare i piatti, sulla base delle esigenze del cliente.

 

L’app è collegata direttamente alla cassa, per cui questo rende anche i pagamenti più veloci e semplici e riduce le attese da parte del cliente.

Pubblicato da

 

Redazione EasyCassa

 

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