Vuoi aprire un franchising? La guida con tutti i passaggi per creare e sviluppare un franchising di successo
Il franchising è un modello di business sempre più popolare in Italia e all’estero, che offre l’opportunità di sviluppare un’attività ed espandersi in modo rapido e con buone prospettive di successo, aumentando la notorietà di un marchio.
Il franchising è un modello di business sempre più popolare in Italia e all’estero, che offre a imprenditori e aspiranti tali l’opportunità di sviluppare un’attività ed espandersi in modo rapido e con buone prospettive di successo, aumentando la notorietà di un marchio.
Ma come far diventare il proprio negozio una catena franchising e quali accortezze è necessario seguire per creare un franchising di successo?
In questo articolo troverai tutti i passaggi fondamentali per aprire un franchising anche se parti da zero e faremo una stima di quanto costa.
Cos’è il franchising?
Un franchising si apre quando un imprenditore ha l’esigenza di espandere il proprio marchio e portarlo al successo in una determinata zona operativa.
Aprire un franchising o affiliarsi a una rete di franchising non è semplice. Necessita di studio, dedizione, competenza; per questo spesso il franchisor (proprietario del brand) e i franchisee (le aziende affiliate) si affidano a consulenti specializzati nelle trattative di franchising.
Questo passaggio può rivelarsi fondamentale, soprattutto per i neofiti, per evitare di andare in perdita, calibrare male i costi e le eventuali spese legate al contratto di franchising e, ancora, definire dettagliatamente che tipo di attività di franchising creare e quali regole mettere per iscritto nel contratto e far seguire a tutti i punti franchisee affiliati.
Franchising: come crearlo da zero
Iniziamo col dire che dal punto di vista legale, il contratto di franchising non rende obbligatoria la creazione di una società registrata. Infatti, il franchising è un accordo di collaborazione tra imprenditori autonomi: il franchisor, che è il proprietario del brand che ha dato vita al punto vendita pilota, e il franchisee, ovvero colui che vorrà essere affiliato nel progetto di franchising, in modo da poter aprire un punto vendita con il nome e il marchio della tua attività.
Il franchisor, solitamente, fornisce agli affiliati un marchio, un manuale operativo, sulla base di un business plan predefinito, e talvolta anche formazione aziendale. Questo perché i franchisee non sempre pensano allo stesso modo di un franchisor, il quale dovrà essere in grado di istruire gli affiliati su ogni aspetto della gestione di un’impresa, per evitare problemi futuri, incomprensioni e danni al proprio marchio e al business.
Gli affiliati (franchisee), d’altro canto, devono versare una fee iniziale, ovvero una quota necessaria al fine di entrare a far parte della rete del franchising, e le royalties, cioè delle spese ricorrenti, che l’affiliato elargisce al franchisor, e che generalmente sono proporzionali al fatturato del singolo punto vendita.
Franchising: passaggi necessari per sviluppare un franchising di successo
Per creare un marchio franchising devi innanzitutto registrarlo presso la Camera di Commercio della città in cui operi oppure all’Ufficio Brevetti e Marchi.
Se hai bisogno di registrarlo a livello internazionale, puoi rivolgerti all’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), mentre nel resto del mondo alla Camera di Commercio tramite la WIPO (World Intellectual Property Organization).
Creare un marchio franchising significa anche farlo conoscere ai potenziali affiliati (e clienti), proteggerlo, sia dal punto di vista legale, sia dai possibili danni reputazionali causati dalla gestione disattenta di un franchisee.
Il tuo marchio deve ispirare, entrare in relazione con affiliati e clienti, comunicando i tuoi valori e la tua mission. Proprio a partire da questi aspetti, modellerai ogni aspetto del tuo progetto franchising: dal comportamento dei dipendenti, al tipo di prodotti che offri, fino all’organizzazione e al design delle location.
Se inizi da zero, come puoi progettare un franchising di successo?
Qui di seguito tutti i passaggi fondamentali per aprire, creare e sviluppare al meglio il tuo franchising.
Scelta del brand e del modello di franchising
La scelta del brand e del modello di franchising è il primo passo per avviare un negozio in franchising.
Per farlo al meglio, devi valutare accuratamente che tipo di brand vorresti rappresentare, in base ai tuoi valori e desideri di business; oltre a ciò, è necessario considerare le prospettive di crescita che il brand potrebbe avere sul mercato in cui scegli di operare e quali possano essere i punti di forza e di debolezza del tuo marchio.
Inoltre, dovresti valutare se il modello di franchising è quello giusto per l’attività che desideri avviare, se rispecchia il tuo modello imprenditoriale, se soddisfa le tue esigenze e i tuoi obiettivi di business a medio e lungo termine e se rispecchia la tua personalità di imprenditore.
Analisi del mercato e del target di riferimento
Per garantire che la tua attività in franchising abbia successo, è importante fare ricerche di mercato e comprendere dove i consumatori preferiscono spendere (di più) i loro soldi e quali aziende stanno riscuotendo maggior successo. In questo modo potrai avere tra le mani dei dati utili per comprendere come andrà la tua attività in franchising.
Un’analisi di mercato ti aiuterà anche a determinare chi sono i tuoi concorrenti e se c’è spazio sul mercato per la tua attività. Inoltre, potrai identificare quale sia il target migliore a cui rivolgerti, modellando il tuo marchio in base alle esigenze, le caratteristiche e il linguaggio del target.
Valutazione dei costi
Con i dati alla mano su mercato e target, puoi realisticamente fare una stima dei costi necessari per aprire ed espandere il tuo franchising, in linea con gli obiettivi economici che intendi raggiungere.
Quest’analisi verosimile dei costi e degli introiti potenziali del tuo progetto di franchising deve essere racchiusa in un documento chiamato studio di fattibilità economica.
Quali sono, quindi, le spese da affrontare nell’apertura di un franchising?
Innanzitutto, è necessario considerare tutte le spese associate all’apertura del negozio, come l’acquisto o l’affitto del locale e di attrezzature, l’arredamento del negozio, l’ottenimento di licenze commerciali, la formazione del personale e le tasse.
A questi si sommano i costi della consulenza: legale, con specialisti del franchising e con tutti coloro che possano supportarti nella creazione di una rete robusta e profittevole.
Da non sottovalutare anche i costi per le attività di marketing e comunicazione, utilissime soprattutto in una fase iniziale per convincere i potenziali affiliati (e i clienti) della bontà del tuo progetto di franchising.
Infine, i costi da dedicare al commerciale che potrà supportarti nella chiusura della trattativa con i tuoi affiliati.
Consulenza di un esperto
Ci sono molti consulenti esperti in franchising a cui potresti rivolgerti per essere guidato nel migliore dei modi verso l’apertura e lo sviluppo del tuo franchising.
Con il supporto di un consulente esperto in franchising potrai ricevere preziosi consigli anche sulla parte più legale e burocratica, scegliendo anche un contratto che sia vantaggioso per la tua attività e che protegga il più possibile il tuo marchio.
Il business plan
Il Business Plan è un documento essenziale sia per il franchisor che per il franchisee. Se sei il franchisor, ti consente di verbalizzare per iscritto la direzione che vuoi dare al tuo business, dove vuoi arrivare e come. Se sei un franchisee (affiliato), è altrettanto importante conoscere il business plan per capire se vale la pena scommettere su quel progetto di franchising o meno.
Come stilare il business plan perfetto? Gli argomenti principali che deve contenere sono:
- L’Executive Summary, ovvero un’introduzione del Piano, in cui riassumi obiettivi, dati di mercato, modello di business e margini di guadagno;
- L’analisi di mercato;
- Il vantaggio competitivo, ovvero la parte in cui cerchi di rispondere alla domanda “Perché dovremmo scegliere proprio te?”;
- Il marketing, in cui illustri i canali di promozione e il budget da destinare all’attività e le motivazioni dietro queste scelte;
- L’analisi finanziaria, in cui grazie a dati e statistiche, cerchi di dimostrare quali obiettivi economici intendi raggiungere e in che modo.
Definizione del contratto franchising
Il contratto franchising è il cuore del rapporto tra il franchisor e i franchisee affiliati. È un documento estremamente importante poiché all’interno vengono definiti i diritti e i doveri delle parti e le possibili conseguenze legali di azioni non conformi all’accordo.
Molto spesso, capita che quando si ha intenzione di aprire un’attività in franchising si copi e incolli il Contratto Franchising di un’altra catena, cambiando unicamente i riferimenti ai soggetti coinvolti. Questa pratica sebbene rapida, esclude molti aspetti specifici poiché ogni franchising dovrebbe avere una sua identità definita e sue regole specifiche, in base alla tipologia di business e alle aspirazioni future di ciascun imprenditore.
All’interno della documentazione legale necessaria per l’avvio dell’attività in franchising c’è anche il documento di divulgazione in franchising o FFD.
Il FDD deve essere presentato al potenziale franchisee almeno 14 giorni prima di firmare il contratto e deve contenere tutte le informazioni legali richieste dalla legge, oltre che molti dei requisiti che ti aspetti dai tuoi franchisee.
Per scegliere ciascuno di questi requisiti potrà essere necessario rivolgersi a un legale esperto in franchising, perché ogni fattore può influire sul successo e sulla redditività complessiva dell’attività.
Redazione del manuale operativo
Il manuale operativo è essenzialmente una guida pratica per gli affiliati, per gestire il proprio franchising al meglio.
La scrittura del manuale operativo richiede tempo, attenzione, strategie e molta pianificazione.
Il documento, infatti, deve trasferire tutte le tue idee di business e le operazioni concrete da attuare in ogni negozio ai tuoi affiliati. Inoltre, aiuta i franchisor ad estendere la protezione legale, oltre il contratto. Il manuale operativo, infatti, viene consegnato in maniera confidenziale agli affiliati solo dopo aver firmato il contratto di franchising.
Cosa può contenere concretamente un manuale operativo?
Può contenere ad esempio delle guide per la formazione dei dipendenti su come gestire il punto vendita, come scegliere fornitori in base agli standard della catena, come rapportarsi ai dipendenti e quali attività mettere in campo per promuovere l’attività e fidelizzare i clienti.
E altro ancora…
Nascita del primo punto vendita
Il passo reale da compiere per dare inizio al progetto di franchising è aprire un primo punto vendita, che fungerà da punto pilota.
Dopo il primo anno di attività, si farà un resoconto dell’andamento delle vendite, del grado di apprezzamento dei prodotti da parte del pubblico, dei mesi di maggiore afflusso, delle attività concorrenti presenti nel territorio, ecc.
Se i risultati ottenuti dal primo punto vendita sono soddisfacenti, sarà possibile passare alla fase due, ovvero l’espansione della rete di affiliati al franchising.
Se la tua proposta di affiliazione, accuratamente compilata, dettagliata e rivista insieme a consulenti specializzati, risulta d’appeal, è possibile che altri imprenditori si dimostrino interessati al tuo progetto franchising.
Sicuramente, sapere che qualcuno voglia entrare a far parte della tua rete commerciale, sarà motivo di grande soddisfazione per te, ma poniamo un punto di attenzione. Per chi lancia un franchising è importante esaminare accuratamente i potenziali franchisee e avere ben chiaro la tipologia di futuro affiliato che si desidera all’interno della rete.
Questo è importante prima ancora di affrontare l’espansione vera e propria.
Alcuni franchisee potrebbero non rendersi conto di quanto lavoro dovranno fare per entrare nel business. Per cui, fare uno screening e una selezione in anticipo ti aiuterà a valutare obiettivamente che ogni potenziale affiliato sia realmente pronto ad immergersi in quel lavoro, a sostenerne i costi economici e i possibili ostacoli di percorso e che la sua personalità e i suoi valori siano in linea con i tuoi.
Dopotutto, se è vero che da una parte gestiranno la propria attività, è anche vero che i franchisee rappresenteranno il tuo nome e saranno un’estensione del tuo marchio.
Se valuterai positivamente un potenziale franchisee, allora potrai condividere con lui il contratto e tutti gli altri documenti necessari per farlo entrare nella tua rete commerciale.
Aprire un franchising: quali sono i vantaggi e gli svantaggi
Ora hai certamente un’idea più chiara di tutti i passaggi essenziali per creare e sviluppare la tua attività franchising, che potranno aiutarti lungo il percorso.
Ricorda che affidarsi a dei consulenti e avvocati esperti può essere d’aiuto se sei un franchisor alle prime armi.
Al contrario, se desideri affiliarti e diventare un franchisee, hai il vantaggio di avere un franchisor di riferimento, che può aiutarti offrendoti formazione specifica per gestire al meglio il punto vendita e ridurre al minimo il rischio di errori, danni e perdite economiche.
Inoltre, entrando nella rete di un franchising, hai una sicurezza maggiore poiché ti appoggi potenzialmente a un brand già conosciuto e che è già sul mercato da qualche tempo. Questo dà una spinta in più al tuo punto vendita e una visibilità maggiore.
Il franchising è un’attività che può aprire a grandi prospettive di crescita, sia per i franchisor che per i franchisee, essendo potenzialmente una soluzione personalizzata e con un certo grado di flessibilità tra le parti.
È un percorso in equilibrio in cui franchisor e franchisee camminano insieme per raggiungere un obiettivo di business comune. Come abbiamo già detto, il percorso non è semplice e bisogna avere responsabilità, esperienza, competenza e trasparenza in ogni fase del progetto franchising.
Gestire uno o più punti vendita non è un compito semplice, ma ci sono sicuramente delle soluzioni per riuscire a stare sul mercato e superare alcuni ostacoli.
Tra queste, uno strumento che può rivelarsi un alleato nella gestione dell’intera catena di negozi è il registratore di cassa telematico.
Con un registratore di cassa telematico, evoluto e integrato, come ad esempio EasyCassa, non solo è possibile contenere i costi, grazie a una formula in abbonamento All-in-one a costo fisso e trasparente, ma anche avere il controllo di ciascun punto vendita grazie al portale gestionale Cloud integrato con il punto cassa, che consente di monitorare l’andamento generale del negozio e avere a portata di mano in qualsiasi momento e in pochi click analisi e reportistica dettagliata di ciascun negozio affiliato. Monitorare scorte e programmare i riordini per ciascun punto vendita diventa più semplice, grazie al portale gestionale Cloud EasyCassa. Inoltre, la sua formula in abbonamento è 100% deducibile e include tutto il necessario per lavorare con meno pensieri: include infatti numerosi servizi aggiuntivi, oltre ai dispositivi di cassa e alla componente software, quali assistenza dedicata telefonica e sul punto vendita 365 giorni l’anno, verifiche biennali fiscali e molto altro.
Pubblicato da
Redazione EasyCassa
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