Regime forfettario e corrispettivi telematici
Cosa devono fare i titolari di attività commerciale in regime forfettario? È necessario anche per loro dotarsi di un registratore telematico nel caso effettuino vendita al dettaglio nei confronti di consumatori finali? Cerchiamo di chiarire la questione.
A norma del comma 59 della legge 190/2014, i contribuenti che applicano il regime IVA forfettario sono esonerati dal versamento dell’IVA e da tutti gli altri obblighi previsti dal titolo II del Dpr 633/1972 (vale a dire registrazione, liquidazione, dichiarazione annuale), ma sono comunque obbligati alla certificazione dei corrispettivi.
La norma precisa poi che “resta fermo l’esonero dall’obbligo di certificazione all’articolo 2 del Dpr 696/1996”. Tale ultima norma prevede l’esonero dall’emissione dello scontrino per i contribuenti che svolgono determinate attività (ad esempio cessione di tabacchi, di giornali, prestazioni dei notai), ma nessun altro esonero soggettivo viene previsto: dunque, non è previsto nemmeno per i contribuenti forfettari.
Cosa significa questo? Che gli esercenti in regime IVA forfettario che effettuano operazioni nei confronti di consumatori finali devono dotarsi dello strumento per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi, ovvero di un registratore telematico. Tuttavia, qualora essi intendano emettere in alternativa la fattura, tale documento può essere emesso in forma cartacea e non elettronica.
Come è noto, infatti, per tutti gli esercenti dal 1° gennaio 2020 (salvo deroghe) la certificazione dei corrispettivi può avvenire in due modi:
- Tramite memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.
- Tramite la fattura elettronica
Per assolvere all’obbligo è necessario dotarsi di un apposito registratore di cassa telematico come EasyCassa in grado di generare un file contenente i dati, sigillarlo e trasmetterlo all’agenzia delle Entrate.
Ne consegue che anche i contribuenti in regime forfettario sono interessati dall’obbligo di emissione dello scontrino telematico. Se un forfettario ha un negozio al dettaglio, quindi, non riesce a sfuggire dall’obbligo.
Pubblicato da
Redazione EasyCassa
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